La Disubbidiente

Come avevo già accennato nella presentazione della Trilogia, nel primo romanzo "la tela del diavolo" si evidenzia il primo approccio che persone normali si ritrovano ad avere con esperienze fuori dal comune, sia nel campo sprirituale che in quello fisico.

E' il primo incontro con "qualcosa di diverso", un mondo che però ben presto diventa estremamente reale.

Negli altri due, "La Disubbidiente" e "Ombre senza tempo" invece, i personaggi sono già consapevoli di realtà diverse dall'ordinario e quindi ho potuto liberare la fantasia senza il vincolo di giustificare in continuazione le mie scelte in modo plausibile.

"La Disubbidiente" prende il via con una dichiarazione pubblica di un ministro delle Pari Opportunità sul tema delle adozioni internazionali, e sul suo successivo misterioso assassinio.

Subito però, ci ritroviamo invece in un mondo parallelo, ammantato di un'atmosfera medievale e pregna di spiritualità, che ci fa entrare in un particolare convento femminile dove gli eventi ci conducono addirittura a confrontarci con la stessa Genesi.

Un mondo che però ha un inquietante collegamento con il nostro, una connessione che costringerà i personaggi principali che avevamo conosciuto nel primo romanzo ad affrontare una situazione estremamente pericolosa.

Quindi ritroviamo e seguiremo l'ex capitano dei Carabinieri Marco Redaelli, il colonnello Alessandro Medini e l'ufficiale di polizia dell'Interpol William C. Thorpe, impegnati a sopravvivere ad un attacco tanto feroce quanto inconsueto.